Crea Idee
  • Inizia da QUI
  • Chi sono
  • Cosa faccio per te
  • In regalo
  • BLOG
  • Contatti
  • Note Importanti
  • I post più recenti
guadagnare con gli sconti vendendo handmade © Creaidee

La fatidica domanda “Me lo fai uno sconticino?” è una spina in gola per tutte le creative, e credo per tutti i commercianti in genere!
Ormai i clienti sono abituati a chiedere uno sconto e spesso ci si sente in dovere di concederlo, per paura di far brutta figura. Ci va di traverso, però. Quello sconto lo facciamo con il magone! In fin dei conti si tratta di una perdita sul nostro guadagno, e a volte ci chiediamo se i clienti pretenziosi questo aspetto lo prendono in considerazione, prima di domandare.
Siamo abituati a vedere lo sconto come una perdita. In effetti lo è, ma non sempre.
A volte infatti gli sconti ci possono far guadagnare!
Quando?
Te lo spiego subito, ma prima di entrare nel vivo degli argomenti, ti invito a guardare il video che fa da premessa a questo mio articolo. Eccolo qui sotto!




Se vuoi fare artigianato, ti sarà utile entrare in un'ottica fatta di meccanismi che si basano sulla lentezza dei risultati durevoli e sulla fiducia che si acquisisce a piccoli passi, fatta di clienti da conquistare (ed educare) con le piccole cose che colpiscono emotivamente molto di più rispetto agli sconti del 50% durante il Black Friday! Quelle piccole cose quotidiane, sono sinonimo di cura e attenzione e fidelizzano il cliente subito, ma anche sul medio e lungo termine e aiutano il passaparola positivo.
E no, non sto ovviamente parlando di fare sconti immotivati!
Non cercare il guadagno immediato se fai artigianato: non puoi avere l'approccio di vendita di un commerciante che acquista e rivende articoli fatti industrialmente, perchè il tuo lavoro è tutto diverso, e tu devi essere la prima a saperlo, riconoscerlo e farlo capire agli altri!

Distogliendo lo sguardo dal guadagno, ma concentrandoci sugli altri aspetti fondamentali del lavoro handmade, ecco quindi i modi in cui gli sconti possono fare bene alla tua attività in termini di fiducia e valorizzazione del tuo lavoro.


1- Un premio per il cliente meritevole.
Se il cliente ti ha fatto molta pubblicità, se ha fatto un grande acquisto di valore, se ha acquistato tanti pezzi in un unico incontro, uno sconto o un omaggio possono essere il giusto ringraziamento.
Lo sconto può essere anche il dare in omaggio un servizio aggiuntivo che di solito fai pagare, come ad esempio fare una ricca confezione regalo all’oggetto acquistato, o un piccolo oggettino che non vendi solitamente ma che hai confezionato proprio per fare un omaggio al momento giusto. Anche qualche cioccolatino ben confezionato, può essere un omaggio gradito.
Il cliente ricompensato con uno sconto o con un omaggio si sentirà trattato bene e apprezzato, e sarà quindi invogliato a fare ancora acquisti presso di te.
Non gli piace l'oggetto che gli hai regalato? Non farti venire sensi di colpa o di inadeguatezza. Ricordati che "a caval donato non si guarda in bocca" evaluta che in questa situazione è il cliente a mancare di tatto, non tu! Non tornare quindi sui tuoi passi e, anzichè fulminarlo con lo sguardo, sorridigli e invitalo a regalare quel presente a qualcun altro di sua conoscenza: se hai messo la tua firma, la tua etichetta, il bigliettino da visita o qualsiasi altra cosa che rimandi a te, anche il suo "rifilare" l'oggetto a qualcuno, per te sarà pubblicità!


2- Un piccolo difetto da compensare
A volte capita che un oggetto presenti una piccola imprecisione: una cucitura non proprio regolare, un’increspatura della carta che non avrebbe dovuto esserci, una bollicina d’aria rimasta bloccata nella vernice di finitura… Piccoli difetti che non giustificano il “prendi e butta via”, ma che non sono neanche in linea con i tuoi standard!
Vuoi fare finta di niente e vendere l'oggetto difettoso come niente fosse? Assolutamente no! Molto meglio proporre l’oggetto a prezzo scontato fin da subito: si è onesti con se stessi e con i clienti, e si evitano lamentele da dover gestire e cattivi passaparola, dopo.
Fai uno sconto e mostra il difetto al cliente che vuole acquistare l'oggetto: la tua trasparenza verrà comunque apprezzata e questa sarà un'occasione in più per mostrare quanto sai essere precisa e quanto ami curare i dettagli nei tuoi manufatti. A quel punto il cliente valuterà se acquistare lo stesso l'oggetto, ma ti posso garantire che se gli mostrerai che ne hai a disposizione un altro uguale ma senza difetti, nella maggior parte dei casi sceglierà quello non fallato! Che tu venda l'oggetto scontato o quello a prezzo pieno, sarai comunque ricordata per la tua precisione e cura del cliente. Non è poco!


3- Articoli di stagioni passate
Anche se non ti occupi di moda e cose legate ai trend del momento, puoi decidere di proporre a prezzo scontato quegli articoli rimasti nel tuo magazzino dalle stagioni passate. Il quadro natalizio dallo stile classico può certamente ritornare sui tuoi scaffali anche per il Natale successivo, ma potresti abbassare un poco il suo prezzo per mostrare che preferisci rinnovare e proporre oggetti nuovi ai tuoi clienti. ...Fallo presente, però, che quello è il motivo: non vorrai certo che il cliente inizi a farsi pensieri e domande cercando difetti che non esistono! Proporre oggetti nuovi è una dimostrazione anche di cura e di attenzione perché, in un anno di stoccaggio in scatoloni chiusi, i tuoi oggetti possono essersi un po’ sgualciti. Anche se i tuoi articoli sono perfetti come il primo giorno, il cliente non potrà che essere felice di vedere  ancora nel pieno del periodo migliore qualche bell’articolo ad un prezzo più basso. Può cogliere l’occasione per fare più acquisti!


4- Sconti promozionali
In questo caso la situazione è opposta alla precedente. Hai prodotto nuovi articoli che vuoi lanciare sul mercato in modo forte? Proponili a prezzo scontato solo per il giorno dell’uscita, pubblicizzando molto bene l’evento nelle settimane precedenti e magari offrendo un’anteprima e un prezzo vantaggioso riservato solo ai tuoi clienti Vip o agli iscritti alla tua newsletter.
In questo modo potrai creare attesa e curiosità, potrai avere delle recensioni e delle testimonial in tempi molto rapidi, capaci di farti una bella pubblicità con il loro passaparola.
Questa pratica è molto commerciale, lo so, ma se gestita nel giusto modo, anche nel mondo dell'handmade può dare i suoi risultati!


5 – Saldi di fine stagione
Questo è lo sconto che fa più male all'animo dell'artigiano, perchè non è motivato da ragioni legate alla cura del lavoro: gli oggetti fuori moda sono perfetti, ma... fuori moda. Il lavoro che hai speso per farli resta invariato, la qualità che il cliente può avere è la stessa del primo giorno, eppure quegli oggetti non riesci più a venderli perchè la moda è cambiata.
Se crei abbigliamento, accessori come borse e bijoux, ma anche articoli tessili per la casa o altri articoli legati ai colori della moda o a trend del momento, puoi certamente proporre i tuoi sconti di fine stagione, fine collezione, fine trend. In questo modo favorisci gli acquisti degli ultimi prodotti che ti sono rimasti ed eviti di dover immagazzinare i residui, col rischio magari di rovinarli. Insomma... puoi mettere in sconto la tua collezione di ciondoli, candele, quaderni a forma di ananas: gli unicorni non passeranno mai di moda, ma il boom degli ananas è passato da un po'!
Un consiglio che ti voglio lasciare è proprio quello di non legarti troppo, nella tua produzione, alla moda del momento: è un rischio grande a cui vai incontro, innanzitutto perchè -passata la moda- rischi di non vendere più quei prodotti, ma anche perchè ti metti automaticamente in concorrenza con la grande distribuzione commerciale... e lì la guerra è a suon di prezzi (quindi per te è una guerra persa comunque: tutto ciò che di bello l'artigianato sa dare, non conta nulla agli occhi di chi compera guardando solo quanti soldi far uscire dalle tasche).


Le tecniche di vendita mediante gli sconti di solito (e giustamente) non vengono abbinate al “fatto a mano” e rischiano di creare non pochi fraintendimenti.
Stai quindi molto attenta a come le integri nel tuo lavoro. Il rischio è quello di far cadere il cliente nella convinzione sbagliata che la tua attività artigianale sia come quella di un commerciante rivenditore e di trovarti, inoltre, con i clienti che aspettano solo i tuoi sconti per acquistare!
Quindi: mai sconti senza un motivo chiaro e limpido (lo sconto deve dare valore al tuo lavoro); mai sconti troppo forti; mai sconti troppo frequenti.




All'interno del Gruppo Facebook della Craftroom
stiamo parlando proprio di questo argomento.
Se vuoi partecipare al dibattito insieme ad altre persone creative, crafters e artigiani,
non aspettare oltre: iscriviti qui!

Non scordarti di iscriverti anche a "Praticamente Creativa", la Newsletter di Creaidee,
per non perderti nessuna novità e tutti quei contenuti
che riservo in esclusiva agli iscritti alla mia mailing list!


🎉STO CERCANDO TE!😍🎊

Hai voglia di metterti in gioco e farti conoscere?
Qui c’è un’opportunità che non vorrai perderti!

Sto cercando creative per future collaborazioni.
Ho vari progetti per il 2019 e tu potresti far parte del TEAM CREATIVO DI CREAIDEE! 😍
Ti stuzzica l’idea?
Allora leggi qui sotto se siamo fatte per lavorare assieme!



💖VA BENE SE:
- conosci una tecnica creativa e sei specializzata in quella tecnica (va bene qualsiasi tecnica creativa)
- non sei specializzata in una tecnica in particolare ma ami la manualità, produci oggetti handmade e sprizzi creatività da ogni poro!
- ti piace lavorare in squadra e ami le collaborazioni
- ti do una matita e ci vedi una giraffa
- sei curiosa e ti piace sperimentare
- hai voglia di condividere qualcosa di ciò che sai
- sei precisa, organizzata e puntuale nelle consegne
- hai un blog, una pagina Facebook, un profilo Instagram, un canale YouTube… e anche se hai tutto quanto!

💔NON VA BENE SE:
- non ti va di leggere i regolamenti di eventi e concorsi
- non hai mai tempo
- il tuo motto è “chi fa da sé, fa per tre!”
- credi che gli unicorni e le fate non esistano
- hai molto tempo perché sei bravissima a delegare
- non ami metterti in discussione, temi il confronto, la concorrenza e prendi tutto sul personale
- le tue idee arrivano solo da Pinterest, YouTube o da schemi e tutorial che trovi su web, libri, riviste
- lo scopo principale per cui fai creatività è guadagnare


CREDI CHE SIAMO FATTE PER LAVORARE ASSIEME?
Perfetto! Allora iscriviti alle selezioni! 😘
Ti puoi candidare fino alla mezzanotte del 23 dicembre. Le candidature che semmai arriveranno dopo, non verranno prese in considerazione.

COME TI PUOI ISCRIVERE ALLE SELEZIONI?
Semplicemente scrivi nei commenti “Partecipo” o “Mi voglio iscrivere” o qualcosa di simile: basta che io capisca! Puoi scriverlo qui sotto al post, oppure candidarti attraverso Facebook (il post per le candidature è fissato in alto sulla pagina Creaidee)!

NON mettere link di nessun tipo (né alla tua pagina, né ad altri tuoi canali comunicativi), NON mettere la tua mail, NON mettere fotografie di cose che realizzi. Se lo fai, sei fuori dalle selezioni (ed io eliminerò comunque il tuo commento).

COME SI SVOLGERANNO LE SELEZIONI?
Tu scrivi che sei disponibile, e aspetti.
Ti contatterò in privato io entro il 6 gennaio e ti darò altre informazioni utili. Questa prima adesione non ti vincola ad accettare le eventuali mie proposte di collaborazione.
PRIMA DI ISCRIVERTI, controlla le impostazioni del tuo profilo personale e che siano presenti sul tuo profilo eventuali link al tuo sito/blog o alla tua pagina Facebook, in modo che io abbia la possibilità di contattarti senza problemi al primo tentativo! Se non riuscirò a mettermi in contatto con te o se tu non risponderai al mio contatto, 😥 vorrà dire che non era destino! Sarà per un’altra volta!
Se trovo un’iscrizione doppia, cancellerò i commenti successivi al primo e farò comunque UN SOLO contatto per ciascuna persona.
Contatterò TUTTI, quindi ricevere un mio contatto NON significa che si è passata la selezione o un livello dell’iter di selezione.
Chi aderirà all’ultimo giorno utile, verrà preso in considerazione tanto quanto chi ha aderito il primo giorno.
Chi è iscritto e partecipa al Gruppo Crea Idee & Friends' Craftroom ha le stesse possibilità di essere selezionato rispetto a chi non fa parte del gruppo.

TUTTA LA PROCEDURA DI SELEZIONE SARA’ GESTITA SOLO DA ME IN PRIMA PERSONA: diffidate degli sconosciuti e non date vostri dati personali. Io stessa non ve ne chiederò. Non vi chiederò neanche soldi, like alla pagina o cose che sanno di spam e marketing selvaggio. 😅
Allo stesso modo mi preme già dire che chi verrà selezionato NON percepirà denaro a fronte di questa collaborazione. Come dicevo, se ti interessa guadagnare, non possiamo lavorare insieme, questa volta. In futuro, chissà!
LE SELEZIONI SARANNO FATTE UNICAMENTE DA ME E SU MIA VALUTAZIONE PERSONALE. Non darò spiegazioni riguardo i miei parametri valutativi, nè anticiperò quali sono i progetti in cui sarà coinvolto il Team Creativo… neanche se mi portate una fata in sella ad un unicorno!

Ovviamente chi non verrà selezionato in questa occasione avrà modo di essere selezionato in altri momenti per attività e collaborazioni future.
Quindi, ora che hai letto tutto... Se vuoi partecipare alle selezioni, candidati qui sotto! Ti aspetto! 😍
vendere handmade fatto a mano fattoamano marketing


Di sicuro se vuoi fare diventare il tuo hobby un lavoro, non puoi stare con le mani in mano! Trasformare la tua passione in attività non è certo una cosa semplice, ma -almeno in alcuni passaggi- può essere più semplice di quello che immagini.
Quando decidi di fare un po' più sul serio con la tua creatività, ci sono 3 cose che vanno fatte subitissimo!
…E poi ce ne sono altre!
La cosa bella è che iniziano per C tutte quante!
Nel video di questa settimana ho parlato delle prime 3, che sono: Chiarirsi, Capire e Cercare ma qui, in questo articolo, ti parlo anche delle altre!

Se non hai ancora visto il video, te lo lascio più sotto, intanto lo riassumo brevemente (ma guardalo comunque perchè ci sono delle cose in più!).

CHIARIRSI
E’ importantissimo che tu sappia definire te stessa e come ti vuoi presentare al tuo pubblico, cosa vuoi proporre, quali articoli vuoi realizzare, quale stile usare, ecc.

CAPIRE
Avere le idee chiare su te stessa e su ciò che fai ti permette di trovare molto più facilmente anche la tua cliente ideale. Capire chi è, cosa fa, cosa le piace e cosa non sopporta, quali sono i suoi desideri e le sue necessità, ecc. sono tutti elementi che ti aiutano a cogliere i suoi bisogni e ti permettono di capire come tu con i tuoi prodotti puoi soddisfarli.

CERCARE
Una volta che hai delineato i tratti della tua cliente ideale e sai cosa le occorre, non ti resta che andare a cercarla! Dato che hai in mente cosa fa e che tipo è, sarà anche più facile andare a rintracciarla nei luoghi (virtuali e non) che può frequentare.


Ed ora arriviamo alle altre C del nostro elenco!


COMUNICARE
Trovato il luogo in cui facilmente puoi entrare in contatto con la tua cliente ideale, hai la possibilità di entrare in comunicazione con lei. Non c’è bisogno di intavolare discussioni in cui tu proponi cose in vendita, anzi! Lascia che la comunicazione sia libera e leggera, senza pretese e piacevole. Creare un contatto in questo modo è positivo sia per la cliente perché non è forzata in nulla e si sente a suo agio (sensazioni positive che restano nella memoria) e anche per te, perché non devi sforzarti a vendere proprio nulla e non rischi di sembrare inopportuna e fuori posto.

CONDIVIDERE
Il bello dell’entrare in comunicazione è proprio questo: che il vendere è sostituito dal condividere. Tu ami ciò che fai, giusto? E conosci benissimo la tua cliente ideale e sai cosa le serve, cosa le piace, sai come porti, e sai anche che ciò che piace a lei è ciò che piace anche a te! Non è più rilassante vedere le cose in questa ottica, anzichè continuare a pensare di dover vendere, forzare, convincere?
Puoi guidare con delicatezza i dialoghi verso temi che ti sono favorevoli per condividere quello che fai, quello che sai fare e quello che puoi fare per lei, avendo inoltre la certezza che lei sia interessata all'argomento!

…Ed il resto verrà da sé! (o quasi)



Ti lascio qui sotto il video che introduce questo articolo
e ti aspetto su Facebook per parlarne nel gruppo della Craftroom!





Organizzare il proprio lavoro creativo è assolutamente essenziale per riuscire a fare tutto quello che va fatto e, soprattutto, farlo senza perdere la bussola né dando spazio ad ansie che possiamo evitare.

Lo so, siamo persone creative e quando ci si accende la lampadina di una nuova idea, mettiamo il turbo e acceleriamo i ritmi per riuscire a dedicarci ai nostri nuovi progetti.

Forse però è meglio se fai un respiro e ti prepari a quella nuova idea ragionandoci un pochino sopra prima di metterti all’opera in modo impulsivo.
Ehi, non voglio tarparti le ali, anzi!
Voglio solo farti riflettere sul fatto che facendo tutto di impulso, è molto più facile perdere la tua rotta e scontrarti con un insuccesso nel momento in cui avrai provato a dar vita alla tua creazione.
Ovviamente, tutto può anche andare subito alla perfezione e il “prevenire è meglio che curare” può rivelarsi solo un’ombra a cui è stato inutile dedicar del tempo; ma visto che quell’ombra, di tempo ne richiede davvero poco, perché non pensarci comunque, prima di mettersi al lavoro?

Semplicemente si tratta di farsi poche domande essenziali riguardo quell’idea fantastica che ti è balenata in mente.
Qui sotto ti indico le domande principali che di solito mi faccio io, ma ovviamente tu potrai aggiungerne delle altre!

Ho le competenze teoriche necessarie?
A volte ci immaginiamo la realizzazione di oggetti fantastici e diamo per scontato di poterli realizzare ad occhi chiusi solo perché siamo riusciti a figurarceli nella mente.
La realtà spesso è che finiamo con le mani nei capelli davanti al nostro lavoro a metà, piangendo perché forse una laurea in ingegneria aerospaziale ancora non sarebbe stata sufficiente per far stare in posizione “quei due pezzi lì” come dovevano stare!
Insomma… Ok avere le idee, ma con un po’ di sana consapevolezza chiediti: posso riuscire a farlo?
Magari ti rendi conto che non potresti superare la prova perché davvero ti mancano delle nozioni tecniche di base.
Se vuoi fare una bellissima bambola di pezza, ma tu -che vai alla grande a fare maglioni ai ferri- non hai mai cucito neanche gli orli di un canovaccio, dovrai mettere in conto di fare magari un corso di cucito (che sicuramente ti farà spendere del tempo e dei soldi ma ti darà subito le nozioni che ti occorrono) oppure di iniziare un periodo di sperimentazione autonoma che sarà certamente più economico del corso, ma ti impegnerà per un periodo di tempo più lungo e sarà costellato di cuciture storte e fili che si inceppano.
Tutto si risolve e tutto si impara. Quindi, fai un bel respiro e via ad imparare guardando al futuro!

Ho gli strumenti e i materiali necessari?
Se sai di averli, puoi dare il via alla sperimentazione! Yeeeah!
Se invece non li hai, ti basterà acquistarli …Questo significa rispondere a queste altre domande: Dove? Come? In quanto tempo? A quale prezzo?
Dopo aver fatto le tue valutazioni, saprai cosa fare per poterti mettere al lavoro sul tuo nuovo progetto!

Ho il tempo per farlo?
Questa è una domanda un po’ più complicata. Ci sono periodi in cui sembra di non riuscire neanche a respirare! Figuriamoci se si può trovare il tempo di buttarsi su nuove cose ancora tutte da sperimentare! Meglio lasciar perdere per adesso e rinviare a momenti futuri.
Se invece credi di poterti dedicare alla nuova idea, fallo con un po’ di strategia!
Sapendo di dover usare del tempo per qualcosa di nuovo e che magari non verrà proprio bene al primo tentativo, fai in modo di proporre al tuo pubblico qualche cosa che ti permetterà sia di restare attiva e costante a livello di presenza (soprattutto se non ti senti ancora di condividere dei work in progress del tuo lavoro, se è troppo sperimentale!), che anche di non bloccare completamente i tuoi incassi mentre ti dedichi al nuovo progetto.


La sperimentazione è alla base del lavoro creativo, quindi è fondamentale metterla in conto quando si pianifica la propria attività. In questo parlo sia del “dietro le quinte”, ma anche di ciò che il nostro pubblico vede, perché mentre siamo impegnati con la testa china sul tavolo da lavoro, non è conveniente diventare dei fantasmi per chi ci segue!

Ed ora, se già non l'hai visto sulla mia Pagina Facebook o su You Tube,
ti lascio il video legato a questo mio articolo:





Abbiamo già parlato degli elementi fondamentali necessari a stabilire quanto far pagare i tuoi prodotti handmade. Oggi continuiamo l’argomentazione introducendo un altro fattore importante: i clienti!
Se ti sei persa l’articolo e il video riguardo come calcolare i prezzi dei tuoi articoli fatti a mano, guarda QUI e QUI, e sappi che nel Gruppo Facebook della Craftroom abbiamo fatto un po’ di dibattito sull’argomento ed ho dato qualche consiglio e spunti di riflessione, ma adesso… continuiamo!

Troppo spesso, a mio parere, il cliente diventa un fattore determinante nella decisione riguardo i prezzi degli articoli handmade.
Solitamente ci si lamenta del fatto che i clienti non apprezzano o non danno valore all'handmade, ma poi -altrettanto frequentemente- sento frasi come “Ma se do il giusto prezzo, poi non vendo, quindi mi devo adeguare!”
Alt! Fermi tutti!

Il cliente vorrà sempre spendere di meno,
se ne avrà la possibilità!


Io sono convinta che tu, lavorando con amore e passione, spesso perdi la nozione del tempo e trascorri con l’ago in mano molte più ore di quel che credi, ti tuffi nei particolari e rendi i tuoi oggetti sempre più rifiniti e sempre più preziosi proprio perché ami ciò che fai.
Questo deve restare nei tuoi prezzi: è un valore molto più grande del costo delle materie prime, è un valore che si aggiunge al prezzo della tua manodopera, al calcolo effettivo del tempo usato per creare quel pupazzo o quel ciondolo!

La ricercatezza del dettaglio è valore!
La cura e la precisione sono valori!
E sono l’essenza stessa del lavoro artigianale!

Fatto a mano è fatto meglio.
Fatto meglio vuol dire più costoso.


…E “fatto a mano” costa di più che “fatto industrialmente” e più ancora che “cineseria”. Giusto?

Non uso a caso la parola “cineseria”: spesso viene usata in frasi come "Vogliono pagare i miei oggetti come cineserie".
La parola "cineseria" è associata a “cosa di poco valore, chincaglieria”, ma in un'altra prospettiva porta anche ai concetti di “sfruttamento” e “lavoro sottopagato”.
Rifletti su queste parole specifiche.

Se dal prezzo di ciò che vendi togli il valore più profondo del lavoro artigianale, allontani sempre di più i tuoi articoli dal concetto di artigianato (ricercato, curato, di valore), e li avvicini inesorabilmente al concetto di prodotto industriale (fatto in serie, standardizzato, che punta alla quantità più che alla qualità) se non addirittura a quello di cineseria. 

Tu mi puoi dire che il valore di quello che fai è ben visibile e non lo togli assolutamente: curi i particolari e i dettagli, lavori con amore e passione e tieni alto il buon nome dell’handmade!
Perfetto! E’ così che dev’essere, visto che fai lavori artigianali e fatti a mano!
…Ma allora perché sei disposta a calare il prezzo?
Hai paura di perdere un cliente che vuole un prezzo da chincaglieria applicato al lavoro artigianale in cui hai messo tutto il tuo amore?
E’ questo il tipo di clienti che vuoi attrarre?

Non è solo il cliente a sbagliare, ma sei soprattutto tu!


I prezzi che attribuisci ai tuoi oggetti danno un’idea del loro valore intrinseco e non solo del loro costo oggettivo, che pur comprende anche la tua manodopera.
Nella testa del cliente inesperto (ma è un meccanismo automatico per chiunque) si associa un prezzo basso ad un prodotto di scarso valore.

Se togli il tuo amore o la qualità di ciò che fai,
i tuoi oggetti diventano più "chincaglierie".
Se togli valore ai prezzi, il tuo lavoro diventa sottopagato.

Quindi no! Non abbassare assolutamente i tuoi prezzi per un “capriccio di legittima ignoranza” del tuo cliente!

Il cliente non è un artigiano, e neanche una crafter! Non è tenuto a sapere anticipatamente tutto il lavoro che c’è dietro ad un articolo e, ancor meno è tenuto a saper valutare economicamente tutto questo.

Il tuo cliente non sei tu e quindi vede il mondo con i suoi occhi, non certo con i tuoi!
Tu però puoi aiutarlo a capire il tuo mondo e il mondo che sta dietro ai tuoi articoli.

E’ per questo che l’errore più grande lo fai tu a porti dubbi riguardo la correttezza dei tuoi prezzi se ti vien fatta una richiesta di sconto o se qualcuno commenta che i tuoi prezzi sono alti, se sai di averli calcolati correttamente!
Se tu sai dare un senso pieno ad ogni elemento su cui ti sei basata per calcolare i prezzi dei tuoi articoli, non restare intrappolata nei dubbi: tieniti stretti i tuoi conteggi giusti e aggrappati ad essi per resistere alla tentazione di voler accontentare tutti!
Se oggi concedi uno sconto, domani ne dovrai concedere due: uno al primo cliente che torna, e l’altro al cliente nuovo che ha avuto il tuo nome dal primo (che certamente gli avrà detto quanto tu sei generosa)!
A furia di abbassare i prezzi per paura
o senso di inadeguatezza e scarsa autostima
,

la tua attività creativa non potrà mai decollare,

perché non avrà mai sufficienti fondi, né economici,
nè morali legati alla tua soddisfazione edal tuo slancio emotivo.


Ricordati che ogni euro che concedi come sconto, lo stai togliendo dall’unica voce di guadagno del tuo conteggio: la tua manodopera, che comprende l’esperienza, la passione, la cura dei dettagli ed il tuo tocco magico di unicità… ossia dal valore che tu dai al tuo lavoro!

Se tu ti svaluti, come possono valutarti gli altri?


Nel Gruppo Facebook della Craftroom ogni settimaa parliamo di temi legati al mondo della creatività. E' un'occasione importante per avere consigli e spunti di riflessione nuovi e per poterti confrontare con altre creative oltre che con me!
Insomma... non puoi mancare proprio tu! Iscriviti QUI.

Ed ora, se già non l'hai visto, ti lascio il video legato a questo mio articolo:





Quanto vale il fatto a mano?
Quanto devono costare gli articoli handmade?
Come si calcolano i prezzi?

Queste sono fra le domande più frequenti che una creativa si fa quando decide di vendere i suoi prodotti fatti a mano.
Ed ora, se vuoi, ti rispondo!


L’argomento prezzi è davvero spinoso, ampissimo e pieno zeppo di sfaccettature, ma ci sono ovviamente delle linee guida di base a cui bisogna attenersi per dare il giusto valore (e il giusto prezzo) a un oggetto handmade.
Spesso sento dire “La gente non dà valore all’handmade!”, “Non capiscono tutto il lavoro che c’è dietro!”, “Dicono che tutto costa troppo, anche se di fatto sto recuperando poco più del costo del materiale che ho usato!”, “Se faccio pagare il giusto, nessuno compera!”.

Mi piacerebbe semplificare la questione rispondendo con un:

“Non tutte le tasche sono fatte per comperare handmade!”

ma so che farei un errore con una considerazione troppo schietta e banale, e forse anche un po’ ingiusta, perché in fondo la “colpa” non è mai sempre e solo del cliente… così come non è affatto vero che il cliente ha sempre ragione.


Senza parlare (per il momento) dei clienti, devi essere tu la prima a dare valore al tuo lavoro creativo e a ciò che fai.
E devi essere tu a farlo poi trasparire così che arrivi ai tuoi clienti nel modo giusto. A quel punto le tue argomentazioni e le tue richieste saranno molto ragionevoli e sapranno sostenere il prezzo dei tuoi oggetti, e al massimo potrai dire “Non era il cliente giusto per me!”.

Se tu non ti valorizzi e non valorizzi quello che offri,
di certo non potrai aspettarti che lo facciano i tuoi possibili clienti!


Le argomentazioni del tipo “Ma io mi diverto a fare quello che faccio!” valgono solo fino a che tieni i tuoi bellissimi manufatti a decorare la tua stessa casa o, al massimo, quella delle persone a cui regali il frutto della tua creatività per Natale e compleanno.
Quando vuoi vendere, il “tanto mi diverto” non può esistere: converrà cambiare il tuo atteggiamento, se vuoi ricavare qualche soldo.
Sì, anche se vuoi solamente autofinanziare il tuo hobby divertentissimo, perché in quel momento il tuo hobby non è più un hobby, ma un qualcosa per cui vuoi ricavare del denaro.
Fare qualcosa per denaro è lavoro.  


Parto però da una distinzione fra “valore” e “prezzo”, perché forse è qui, in questa differenza di parole e significati, che si gioca davvero tutto.
Il prezzo è qualcosa di oggettivo. Sì, ok… è stabilito da qualcuno (ossia tu!), ma il prezzo è una quantità di denaro attribuito ad un oggetto o un servizio. Fin qui possiamo essere tutti d’accordo, no?
Il valore però è un’altra cosa: il valore è immateriale, si rifà anche all’area dei sentimenti, dei bisogni, delle sensazioni.
A prescindere dal suo costo, un oggetto può comunque avere per me un gran valore, perché ad esempio mi è utile o indispensabile, oppure perché mi piace tremendamente e mi dà gioia e benessere, oppure ancora perché mi dà sensazioni positive facendomi sprofondare in ricordi languidi e per me preziosi.

Il prezzo quindi si deve basare su parametri oggettivi, misurabili e quantificabili, ma può anche avere una componente non oggettivamente calcolabile che fa -appunto- riferimento al valore.
Questa parte di “valore” è un in-più rispetto a ciò che è fisso, e può anche non essere considerata nel fare un prezzo.
Non può però essere l’opposto: un prezzo non può non tenere conto della parte oggettiva del lavoro che l’oggetto in vendita racchiude né -tantomeno- di tutti quei costi necessari sostenuti anticipatamente per realizzare il prodotto handmade.
Quella fetta di costo è già stata spesa prima ancora che l’oggetto venga venduto. Non bisogna quindi assolutamente toglierla mai!


Dopo questa premessa, resta ancora aperta la nostra domanda principale:

Come si calcolano i prezzi dei prodotti handmade?

Te lo spiego nel video qui sotto, ma se vuoi approfondire, continua anche a leggere il mio articolo.



Per calcolare i prezzi dei tuoi articoli handmade di sicuro dovrai tenere conto di questi parametri fondamentali:

1. Contare il materiale
Bisogna innanzitutto conteggiare il materiale necessario ed il suo costo effettivo.
Nel costo del materiale bisognerà tenere conto degli eventuali scarti di lavorazione irrecuperabili, così come degli eventuali pezzi fallati. Ti è mai capitato di trovare una perla con il foro non perfetto e quindi non utilizzabile? In quel caso dovrai contare che la tua confezione iniziale non è, ad esempio, di 10 perle ma di 9.

2. Contare gli attrezzi e gli strumenti
…A questo non ci si pensa sempre, lo so, e si fa un grande errore. Perché quando la pistola della colla a caldo non funziona più, dove li prenderai i soldi per acquistarne un’altra? Se i tuoi guadagni non tengono conto di questo, dovrai togliere l’importo da ciò che hai ricavato per la tua manodopera e sarà come deprezzare il tuo lavoro.
Questo conteggio vale per tutti gli strumenti che si logorano, vale per quelli che si consumano, ma anche per l’energia elettrica che usi per far funzionare la macchina da cucire, per ricaricare il cellulare su cui smanetti ore intere per caricare foto su instagram e farti conoscere. Qui devi anche tenere conto dei costi degli strumenti che devi acquistare per migliorare il tuo lavoro, che non è appunto solo quello manuale e creativo, ma anche quello di marketing e pubblicità. Qui devi far quindi rientrare la tua macchina fotografica, ad esempio.

3. Conta il tempo
Stabilisci la tua “paga oraria”. Il tempo che tu usi a lavorare alla realizzazione dei tuoi prodotti, al pubblicizzarli, al venderli, è tempo attivo che dedichi al tuo lavoro creativo. In questo tempo non ti dedichi alla famiglia, alle amicizie o ad altri tuoi passatempi. Devi quindi conteggiarlo facendo le proporzioni e prendendo nota del tempo che impieghi a realizzare i tuoi manufatti. Ovviamente da questo tempo devi, per serietà e correttezza professionale, togliere tutte le tue distrazioni e anche i tempi morti che eventualmente ci sono nelle tue lavorazioni.

4. Dai valore all’esperienza e alle competenze acquisite
In questo caso si tratta di conteggiare i costi che hai sostenuto per la tua formazione, per il tuo aggiornamento riguardo le tecniche che usi. Se hai fatto un corso per migliorare la tua tecnica, dovrai suddividere questa spesa che hai sostenuto nel conteggio del prezzo dei vari oggetti che produci.
Non tutte le esperienze formative hanno un costo, però! Tua nonna ti ha insegnato a lavorare all’uncinetto quando eri bambina? Perfetto, avrai maturato un’esperienza davvero corposa e degna di essere valorizzata nei tuoi prezzi. Questo però vale solo se la qualità dei tuoi manufatti è adeguata all’esperienza che dichiari. Se tua nonna ti ha insegnato, ma hai buttato tutto nel cassetto fino a 2 mesi fa, diciamo che la tua esperienza è di due mesi o poco più!
Se la qualità dei tuoi manufatti è davvero elevata puoi aumentare il valore che dai alla tua manodopera. Insomma… Quanto sei brava? E quanto ti viene a costare il tuo miglioramento?

5. Altre spese da sostenere
In questa voce rientrano le tasse, i costi di plateatico quando partecipi ad un mercatino, la benzina che usi per andarci, ecc.


Ti sembrano tantissime cose?
Eh sì, in effetti lo sono, ed alcune sono anche un po’ noiose da calcolare, ma del resto sono tutti costi che non dovresti recuperare se il tuo hobby rimanesse un passatempo: in quel caso sarebbe tutto compensato dalla tua soddisfazione.

Ed in verità è proprio così:
l’handmade non è per tutti
…ma non parlo solo di clienti!
Se vuoi fare sul serio, devi fare sul serio!


Se vuoi ti posso dare una mano.
Guarda QUI come possiamo lavorare assieme!



La vita di una crafter, di una freelance, di un’artigiana non può procedere senza un po’ di pianificazione!
Quando si parla di pianificazione della propria attività creativa, si parla di tante cose contemporaneamente: strategia e organizzazione, ottimizzazione dei processi e dei tempi di lavorazione, strutturazione del lavoro sotto ogni aspetto e, ovviamente, anche organizzazione e gestione del proprio tempo libero e personale.
Se lavori da casa, spesso è facile che le tue incombenze familiari prendano il sopravvento sul tempo che devi e vuoi dedicare al lavoro, soprattutto se ti occupi in prima persona dei tuoi bambini.

La pianificazione è però fondamentale proprio per questo: ti permette di strutturare il tempo e gli impegni e di organizzare le tue giornate in modo che ogni cosa venga fatta, anche nonostante gli eventuali imprevisti che puoi avere.

Dal punto di vista del tuo lavoro è importantissima per riuscire a gestire bene ogni singola fase della tua attività, cercando -dove è possibile- di lavorare in anticipo e ti premette molti vantaggi riguardo il tuo lavoro creativo.
Vediamo alcuni fra questi vantaggi assieme, capendo anche cosa puoi fare subito su quelle cose in cui senti di avere delle possibilità di miglioramento!


Pianificare ti serve a:

1. Essere presente in modo costante sui social.
Puoi, ad esempio, creare un buon calendario editoriale adatto al pubblico a cui ti rivolgi e offrire una buona varietà di contenuti validi.
QUI
ti insegno come strutturare il tuo calendario editoriale, mentre per automatizzare la pubblicazione dei tuoi post poi vedere QUI come si possono programmare i tuoi post in anticipo su Facebook. Per gestire i post di Instagram invece puoi utilizzare delle app gratuite (almeno in parte) come Later, Planoly o Preview.
Puoi anche decidere di pubblicare automaticamente un tuo post su varie piattaforme social contemporaneamente. Personalmente te lo sconsiglio per questioni di strategia e visibilità, ma se vuoi usare questa opportunità Hootsuite è ciò che fa al caso tuo!

2. Attuare una strategia social chiara.
Pianificare significa anche identificare le tappe che devi seguire per raggiungere i tuoi obiettivi, che siano di vita, di soddisfazione, di vendita, di promozione o di relazione con il tuo pubblico. Di come muovere i primi passi verso la tua strategia, ne ho parlato in modo un po’ in un video che puoi vedere su Facebook oppure su YouTube. Un altro strumento che ti può essere utile è anche Emotional Planning, il mio corso gratuito via mail che ti permette di creare una strategia partendo dalle emozioni che vuoi provare tu nella tua attività e da quelle che vuoi far provare ai tuoi followers e clienti.

3. Ottimizzare i tuoi tempi di lavorazione.
Nell’ambito di un’attività creativa questo significa anche poter contenere i costi legati alla propria manodopera, e quindi significa avere la possibilità di fare prezzi inferiori per i propri prodotti ed essere più concorrenziali e attraenti rispetto ai competitors. In questo caso non ti posso dare un’indicazione generica: ciò che può essere adatto alla tua realtà creativa, non lo è certamente per tutte le altre attività. Però posso aiutarti in modo più ampio, strutturato e specifico per il tuo contesto di lavoro attraverso una consulenza personalizzata. Se vuoi, puoi richiederla QUI.

4. Risparmiare tempo.
Ampliamo l’argomento del punto precedente a tutte le fasi del lavoro (l’invio dei prodotti, gestire le comunicazioni di servizio con i clienti, fare progetti e preventivi, ecc.). Ottimizzare i tempi di ogni fase ti permette di guadagnare minuti preziosi per aumentare la tua produzione, creare oggetti nuovi o sviluppare nuove idee e progetti, o anche avere del tempo da dedicare al relax e allo svago (perché quando le tue batterie sono scariche, devi trovare il tempo di ricaricarti).
Ci sono moltissime app gratuite che aiutano a gestire o a ottimizzare il tempo. Ci sono le app che ti aiutano a mantenere la concentrazione che ti serve per scrivere o studiare, quelle che ti aiutano a creare mappe di lavoro pianificando fase per fase ogni tuo progetto, ci sono app che cronometrano il tempo che trascorri sui social… La vera gestione del tempo però nasce dalla mente e dall’atteggiamento, così come non è avere un’agenda che ti fa fare gli impegni che ci scrivi sopra. Per acquisire gradualmente e migliorare la propria capacità di gestione del tempo e organizzazione, ho creato questo corso in cui il time-management è uno dei punti cardine.

5. Migliorare le tue relazioni.
Pianificare le tue comunicazioni standard ti permette di essere più veloce ed efficiente, ti permette di dare una migliore impressione e anche di fare tutto questo con uno spirito indubbiamente più tranquillo, sicuro e sereno. Esprimere serenità quando parli con i tuoi clienti o con il tuo pubblico, dà un senso di benessere e aumenta il livello di fiducia che puoi dare. In QUESTO articolo ti do tantissimi spunti per gestire anche questo aspetto del tuo lavoro!


Quindi adesso non ti resta che prepararti a pianificare questo periodo prenatalizio nel migliore dei modi per offrire il meglio di te ai tuoi clienti e conservare anche il tempo necessario a non arrivare alla fine dell'anno stressata e stanchissima!
Se pianifichi per tempo e ti organizzi, anche nei periodi molto fitti puoi riuscire a prenderti delle pause di tempo libero e relax!


Se vuoi vedere il video abbinato a questo articolo, eccolo qui!


Il successo degli altri ti ferisce in misura maggiore quando vivi la tua attività con un’ottica di mancanza e scarsità, ossia partendo dalla convinzione che “qualcosa ti manca” (soldi, clienti, commenti, materiale, ecc.).
Il senso di mancanza fa scattare in te la convinzione di essere “meno” e “non abbastanza” rispetto agli altri e, di conseguenza ti fa venir la smania di ottenere subito quel qualcosa e di correre ai ripari per averlo.

Vivere la propria attività in questa maniera è decisamente sconveniente, perché ti porta ad avere come scopo del tuo lavorare qualcosa di mutevole e che cambia ogni volta che guardi una persona diversa da te che ha risultati migliori dei tuoi.
Questa forma di invidia che, tutto sommato può anche spronarti al miglioramento in un certo modo, marcia comunque contro di te in gran parte perché non ti fa focalizzare su un obiettivo che sia davvero stabile e soprattutto Tuo! Nel bosco fitto e buio insegui lucciole che svolazzano anziché la luce ferma e stabile che arriva dalla finestra di una casa accogliente.


Inseguire gli obiettivi degli altri
ti rende molto vulnerabile
e anche dispersiva.

Quante energie spendi a guardare gli altri e i loro risultati, a mettere i loro successi in rapporto ai tuoi, a fare confronti e paragoni?
Quanto tempo usi poi per cercare di eguagliare quei risultati deconcentrandoti dai tuoi veri obiettivi di soddisfazione?

Non è molto meglio avere ben chiara in mente la tua giusta direzione e il tuo obiettivo di successo basato sulla tua soddisfazione personale e sui sentimenti positivi che puoi generare negli altri grazie al tuo lavoro?

Chiarendo a te stessa questi punti, vedrai anche gli altri e i loro successi in un’ottica differente: non più fatta di confronti e scarsità, ma in modo propositivo ed ammirato.
L’invidia per il buon successo altrui lascerà lo spazio alla voglia di scoprire le chiavi del successo che gli altri hanno maturato nel tempo.
Eh sì, perché nulla vien dal niente e se una persona ha successo è perché ha fatto scelte che gli hanno permesso di ottenerlo… e poi ha fatto altre scelte vincenti per riuscire a mantenere il successo ottenuto.

Il successo può anche essere ottenuto in fretta, e ti garantisco che non sempre chi lo ottiene in poco tempo lo ottiene con mezzucci ed espedienti! Ma una cosa è certa: chi ottiene successo in modi non positivi (bruciando le tappe, facendo scorrettezze, avendo incredibili colpi di fortuna), il più delle volte questo bel successo non riesce a mantenerlo molto a lungo!
Quindi credimi se ti dico che è molto meglio andare per gradi e facendo un passo per volta, andando verso i propri obiettivi chiari senza farsi ingannare ed abbagliare da ciò che fanno o ottengono gli altri.
Se ti guardi attorno (cosa assolutamente utile, se fatta nel giusto modo), togliti quindi dagli occhi e dal cuore l’invidia e la scarsità, ma osserva gli altri in modo attento e curioso, sempre ricordandoti che i loro obiettivi finali possono essere diversissimi e persino in contrasto con i tuoi.
Quando vedi un bagliore che ti incuriosisce e ti attrae, osservalo e chiediti: “E’ qualcosa che adesso mi torna utile per imparare a fare meglio il mio passo del mio percorso?”. Il più delle volte scoprirai che stavi fissando una lucciola e potrai tornare a guardare verso la finestra.

Altre volte invece l’esempio altrui ti permette di procedere un po’ più speditamente proprio per quel che ti occorre!
Anche nella differenza di intenti, infatti, puoi trovare utili indicazioni su come procedere senza perder la tua rotta.
Si tratta infatti di osservare in modo analitico, significa togliere dal tavolo tutto ciò che è emotivo, è un lavoro scientifico che assomiglia ad una caccia al tesoro in cui bisogna cercare schemi e modelli ripetuti e ripetibili, nascosti fra metriche e numeri.
In questo lavoro anche l’obiettivo finale perde valore, perché serve solo come traccia.
Studiando il percorso degli altri infatti bisogna sì tener conto di quale sia la loro direzione, ma anche ricordarsi che se la destinazione è certa, il viaggio è fatto di scelte: si sceglie il proprio bagaglio, si scelgono le strade -una per volta, una dopo l’altra- si sceglie di andare a piedi o in treno o in aereo…

Proprio per il fatto che la destinazione non è il viaggio, cambiando i bagagli, le vie che percorri, il mezzo che scegli, cambierà anche tutto il tuo percorso… e forse anche l’intero risultato!
Osservare gli altri per trovare la chiave del loro successo ti permette proprio di scoprire di che cosa si sono attrezzati per arrivare fino al punto in cui sono. Ma devi tenere anche presente che tu, nel tuo percorso, sarai sempre un elemento non modificabile (la tua strada è solo tua, non la puoi far fare a qualcun altro!) e anche che la vita comunque succede... a volte in modo imprevedibile!


Se vuoi iniziare a tracciare la tua Mappa del Successo,
iscriviti alla mia Newsletter: ogni mese condivido esperienze,
e suggerimenti da cui puoi prendere ispirazione
e strumenti che ti saranno indispensabili per la crescita della tua attività creativa!

Inoltre posso aiutarti in modo più approfondito e personalizzato:
guarda QUI cosa posso fare per te!



Per far crescere la tua attività on-line devi mostrarti in modo costante senza perdere di vista ciò che ti è utile a livello strategico.
Non parlo solo di obiettivi economici e di vendita, ma mi riferisco anche a quegli scopi più legati al benessere e al piacere che puoi trovare nel portare avanti la tua attività.

Eh sì, se da un lato la tua attività per essere tale deve darti dei profitti, dall’altro lato sono proprio il tuo benessere e la tua soddisfazione personale ad essere essenziali perché tu riesca a dare sempre il meglio di te!
Senza l’idea della tua soddisfazione, del tempo da poter gestire in autonomia, del piacere di dedicarti a fare ciò che ami, non avresti neanche scelto di dedicarti al tuo talento a livello lavorativo. Quindi, a ben guardare, possiamo dire che la tua soddisfazione personale è sempre stato il tuo obiettivo principale in questa tua attività. Importante tanto quanto il profitto ed il guadagno economico… e a volte per alcuni addirittura di più.

Così come è necessario pianificare le azioni che compi per raggiungere i tuoi obiettivi economici, allo stesso modo diventa quindi indispensabile ed utile pianificare i tuoi obiettivi emotivi, legati alla sfera delle tue sensazioni ed alla tua soddisfazione.

Senza il tuo equilibrio personale,
senza coerenza di fondo fra te e la tua attività,
il tuo lavoro non può manifestarsi in modo solido.

Se manca stabilità, corri il rischio di far calare
in modo drammatico anche il livello di fiducia
che riesci a suscitare negli altri, con la conseguenza
di avere anche guadagni più scarsi di quel che speravi.

Indubbiamente anche questo esito impatta sul tuo livello di soddisfazione. E come vedi, si innesca un circolo vizioso in cui una cosa è legata all’altra e in cui l’ultima della lista ha comunque conseguenze sulla prima.

Ecco perché è importante pianificare: perché ogni tassello sia al posto giusto e si incastri perfettamente in uno schema pensato apposta per dare spazio ai tuoi sogni di benessere e soddisfazione.
E questo vale per qualsiasi cosa rappresenti la tua soddisfazione personale, quindi anche i tuoi guadagni!

Quando fai qualcosa provando benessere, si sente! Ecco che tutto ciò che fai si riempie di magia e diventa ancora più attraente, sia per te che per gli altri.
Permea quindi ogni fase del tuo lavoro di questo benessere e, quando hai messo queste basi preziose, inizia a lavorare in modo pratico affinchè ogni cosa si realizzi.
Progetta i tuoi nuovi articoli, organizza il tuo calendario editoriale, stabilisci date e scadenze, ma fai in modo che tutto ciò che fai ti faccia brillare gli occhi di felicità.


Visto che io sono una Coach Creativa sempre attenta al lato pratico, ti dico però anche
“Ricordati che senza il fare, i sogni rimangono sogni!”
e ti allungo la mia mano, pronta ad aiutarti!



Ho creato per te Emotional Planning,
un corso gratuito di 5 lezioni per lavorare insieme
alla pianificazione emotiva della tua attività,
perché… cosa rimane, se togli le emozioni?

Iniziamo a far in modo che utile e dilettevole vadano avanti di pari passo!
Per ricevere ogni giorno, dal 24 settembre, la mail di “Emotional Planning”,
iscriviti qui: http://eepurl.com/dHmlCv


Se vuoi entrare nell’atmosfera… Ecco il video di presentazione del corso:

Soddisfare le aspettative delle persone che ci circondano è una delle più sottili e forti gabbie che ci possiamo costruire.
Eppure non si è sempre trattato di una gabbia inutile: essere accettati dalla comunità è un bisogno legato all’istinto di sopravvivenza. Se ere fa questo concetto poteva essere veramente tradotto in “questione di vita o di morte” (chi viene emarginato, non può mangiare il cibo cacciato insieme), con il trascorrere dei millenni e dei secoli si è via via trasformato adeguandosi alle varie strutture sociali esistenti nel mondo.
La storia delle civiltà ha cambiato il pensiero collettivo di popoli e nazioni, ha creato radici profonde e abitudini collettive che permeano ogni ora della nostra quotidianità.
Sentirci parte di un gruppo, essere accettati e apprezzati è l’evoluzione dell’atavico bisogno di restare (letteralmente) vivi, e ormai la questione -razionalmente- non è più legata al concetto di vita e di morte, in una buona quantità di società esistenti al mondo (la nostra compresa)… eppure è rimasta nelle nostre radici inconsce!

Grazie all’evoluzione tecnologica, abbiamo la possibilità di condividere ciò che facciamo e di avere apprezzamenti e segni di stima anche da chi è fisicamente distante da noi. Abbiamo la possibilità -in definitiva- di esprimerci con una maggiore libertà, esternando ciò che nasce dal nostro essere più profondo.

Nel nostro piccolo “mondo creativo”, anche tu hai quindi la possibilità di far emergere la tua unicità, esattamente per come vuoi che si esprima, e oggi -ben più che solo una ventina di anni fa- hai la possibilità di trovare ed entrare in contatto con persone che possono apprezzare realmente ciò che crei.
La libertà di poterti esprimere
secondo ciò che più ami
è un bene prezioso
Infatti, oltre a darti una vera soddisfazione nel momento in cui realmente crei qualcosa con le tue mani, ti consente anche di poter pubblicizzare ciò che hai fatto avendo la certezza che qualcuno lo saprà apprezzare esattamente tanto quanto te!

Spesso l’antica paura del “non far parte del gruppo”, si ripercuote (lavorando nel tuo inconscio) proprio sulla tua capacità/volontà di esporti e di conseguenza crea serie difficoltà quando decidi di voler guadagnare attraverso la tua creatività.
Guarda un po’! Queste paure si aggrappano più saldamente proprio a ciò a cui sei più istintivamente ed emotivamente legata: la tua creatività e le tue creazioni, che sono un’espressione di ciò che tu sei, e che sono un’altra tua voce che parla di te passando attraverso le tue mani anziché attraverso le tue corde vocali.
Esporre la tua creatività è esporre te stessa.

Ed è più facile essere apprezzati quando si fa quello che vogliono gli altri.
Spesso viene detto (e non è affatto sbagliato!) che bisogna ascoltare e soddisfare i bisogni dei clienti e che ogni attività remunerativa deve passare attraverso questa fase di studio e adeguamento per riuscire ad inserirsi con successo nel mercato.
Fatto sta che non puoi essere ogni cosa per ogni persona!
Se la tua attività va solo ad assecondare ciò che chiedono gli altri, pur alleggerendoti delle primitive paure, perderà ogni suo valore per ciò che riguarda te e la tua soddisfazione… ossia ciò da cui è nata in te la voglia di creare. Ti troverai facilmente intrappolata in una fitta rete di contraddizioni e contrasti interiori.
Ops. Fra creare e andare in ufficio non c’è più differenza.
Quindi se vuoi vivere la tua creatività come un mero lavoro senza nessun legame alla tua emotività e alla tua soddisfazione, ok: hai i portoni spalancati!
Stento però a credere che tu sia questo tipo di creativa… ossia una mera analista di mercato che fa cose handmade solo perché qualcuno le cerca.
Quindi inizia a cercare in te ciò che realmente vuoi, ciò che ami, ciò che ti muove e ti scuote di felicità nel profondo e segui quella scia! Restale fedele, comportati con autenticità e …buttati là fuori nel mondo, che di sicuro qualcuno ad accoglierti a braccia aperte c’è!
A te sta il compito di esporti, così da permettere agli altri di vederti e darti tutte le soddisfazioni che ti meriti, grazie al tuo essere originale, genuina e unica!
QUI ti suggerisco vari modi per imparare a valorizzare la tua creatività.

...E se vuoi superare la paura di esporti e di pubblicizzare i tuoi oggetti fatti a mano,
ti consiglio di guardare questo video:



Spesso le persone creative amano svolazzare sui prati in fiore come delicate farfalle, la testa fra le nuvole, il cuore libero e leggero. Cercano di avvicinarsi ai loro sogni con quello che è loro più affine: altri sogni.
Ci si scorda però che esprimere un desiderio non significa affatto realizzarlo!
A volte è difficile persino immaginarlo, visualizzando nella mente lo scenario del “sogno realizzato”!

Realizzare un sogno significa, non solo immaginarlo
ma organizzarsi affinchè si possa avverare

e, soprattutto, avere la volontà reale di vederlo concretizzato.


Proviamo a guardare i bambini e a ritornare indietro nel tempo a quando eravamo bambine noi. Proviamo a rivivere i nostri sentimenti.
Molte avevano il sogno di diventare, da grandi, delle ballerine. Esprimevano questo desiderio ad alta voce, e così spesso da sfinire la mamma e il papà! E quando non era a voce, era con i gesti, con i giochi… Ogni piroetta fra cucina e soggiorno era un “Guarda mamma, è proprio quello che voglio!”
Ed in effetti c’era un grande impiego di volontà ed energie su questo sogno! Quanta passione! E se la mamma diceva che bisognava andare bene a scuola per guadagnarsi l’iscrizione alla scuola di danza, beh si diventava in men che non si dica delle brave scolarette!

...Poi si cresce. E si perde l’entusiasmo tenace e instancabile che c’era da bambini.

Beh. Forse è questo il motivo per cui i sogni non si realizzano: si perde l’entusiasmo, il fiato per corrergli dietro, ai nostri sogni, la tenacia cocciuta che faceva dire “Costi quel che costi, io le devo provare proprio tutte prima di arrendermi!”.
Si rinuncia troppo presto.
I pochi che realizzano i propri sogni
sono proprio quelli che non abbandonano la sfida

e quelli che non si lasciano intimorire dagli ostacoli,
ma che piuttosto li valutano e li affrontano organizzandosi,
mettendoci il tempo che serve… costi quel che costi.


Per iniziare serve una forte motivazione verso il risultato finale. Successivamente questa deve riversarsi nei vari step che occorrono per compiere l’intero percorso per realizzare il sogno.

Se la bimba vuol diventare ballerina ma non vuole studiare danza per anni, si fermerà prima e non arriverà al palcoscenico che aveva sognato.
E lo stesso vale per qualsiasi cosa e qualsiasi persona.
Corsi e workshop da frequentare, materiali e attrezzature strettamente legati alla tua tecnica creativa o anche utili per la tua pubblicità (computer, macchina fotografica, acquisto di un dominio per il tuo blog, ecc).
Ogni cosa richiede un impegno da parte tua e,
piccolo o grande che sia,
se non sarai disposta ad affrontarlo,
starai automaticamente scegliendo di rinunciare.
Per un momento, o per sempre.


Ma è proprio un peccato rinunciare.

A volte si accampano scuse sterili per giustificare paure che non abbiamo voglia di impegnarci ad affrontare. In questo caso la soluzione migliore è proprio quella di lasciare spazio al proprio sogno con quell’entusiasmo fiducioso e scanzonato che hanno i bambini: quando si è impegnati a pensare con trasporto a qualcosa di bello e ci si dedica ad esso con tutte le proprie energie possibili, non restano più risorse a sfamare le paure, i blocchi e le ansie… ed il sogno si avvicina incredibilmente!

Altre volte non ci si accorge che basta avere un po’ di pazienza e un po’ di organizzazione per riuscire per davvero.
Basta impegnarsi in un’attività con serietà per dieci minuti ogni giorno per migliorare incredibilmente e in fretta; o pianificare meglio i propri impegni per riuscire a trovare il tempo utile per dedicarsi ad un nuovo progetto; o accantonare un euro o due al giorno per riuscire a disporre di cifre discrete in poco tempo, ed il sacrificio è solo quello di essere costanti e di non sperperare i propri spiccioli (o il proprio tempo) in cose futili che non danno grandi benefici in ritorno.

Insomma… A volte i sogni son più vicini di quanto non si creda. Basta solo guardarli con gli occhi giusti e avere la volontà di arrivare a realizzarli.

Se però l'organizzazione è il tuo punto debole e vuoi trasformare davvero il tuo modo di gestire la tua quotidianità e la tua attività creativa, ricordati che sono QUI per aiutarti!



...E se vuoi seguirmi anche su YouTube, puoi approfondire i temi di ogni articolo:



La vita è fatta di alti e bassi, e allo stesso modo è fatto ogni anno per una crafter: ci sono mesi in cui tutto va a gonfie vele, altri in cui non sai da che parte girarti e altri in cui lavori a più non posso e non ottieni proprio nulla. Alti e bassi.

A sostenerti nei momenti bassi -e il mese di agosto è spesso un momento basso, soprattutto se non fai mercatini- sono il tuo carico di fiducia, convinzione e buone cose che hai accumulato nei mesi precedenti.
Quali buone parole e recensioni hai avuto? Hai fatto cose che le persone hanno gradito e apprezzato? Ti sei sentita bene e allineata con i tuoi desideri? Mettendo insieme tutte queste buone esperienze, puoi darti la carica per sopportare il momento no e per farlo diventare un momento positivo.

Se conti infatti che l’andamento è sempre altalenante, sai anche già che questo periodo negativo passerà, e passerà in fretta soprattutto se tu continuerai a mostrarti tranquilla, serena e fiduciosa e a porti in modo positivo con le persone che ti seguono.
E' inutile e ingiusto puntare il dito sul tuo pubblico e non prenderti la tua fettina di responsabilità:

il tuo momento di magra
spesso infatti dipende da cose riconducibili a te
e su cui puoi andare a lavorare.


Prova a capire se il problema rientra in uno di questi:
  • Ti aspetti vendite costanti, e che in settembre i tuoi guadagni siano come quelli di dicembre. Se non conti che settembre è solitamente un mese di grandi spese familiari, in cui ricominciano le scuole e i corsi (non solo quelli dei più piccoli!) magari ti sentirai sopraffatta dagli eventi. Risolverai il problema se vorrai concentrarti di più a conoscere il tuo target, le sue abitudini e i suoi bisogni generali.
  • Vendi una quantità di cose differentissime fra loro, e ne vendi poche per ogni tipo. Non riesci a delineare il tuo campo d’azione, una tecnica o uno stile definito che ti renda veramente produttiva e riconoscibile. Devi definire meglio la tua attività, in modo da indirizzare in modo più specifico le tue energie e le tue spese.
  • Vivi nell’insoddisfazione anche quando di fatto i guadagni non mancano, perchè lavori prevalentemente su richiesta e questo non ti permette di esprimerti come vorresti, alimentando i ltuo malcontento. Devi allineare la tua attività a te stessa. Senza di te, la tua attività non va da nessuna parte! Non puoi escluderti da sola!
  • Stai guardando solo un mese per volta e ti sei ad esempio scordata che il mese di maggio è stato un mese d’oro, fatto di guadagni e gratificazioni. Quando lavori alla tua attività creativa, devi ragionare in termini più lunghi del singolo mese: trimestri, semestri, annualità. Questi sono gli step da monitorare facendo la media dei guadagni dei mesi di ciascun periodo.
  • Sei iper-concentrata sulla produzione, e nel momento in cui produci non ti occupi di fare comunque marketing e pubblicità. In questo modo fermi completamente le tue vendite e, dato che non ti sei organizzata per avere guadagni provenienti da cose “vecchie” mentre ne stai producendo di nuove, ovviamente andrai incontro a periodi in cui tutto è fermo, e rischierai di perdere anche i clienti acquisiti. Questo è decisamente un problema di organizzazione.

Questi sono solo alcuni esempi, ma sono casi davvero frequenti.

Occorre quindi fare un po’ di analisi e di introspezione per capire se davvero si sta sbagliando qualcosa, se ci sono lacune che possono essere colmate e atteggiamenti che vanno rivisti, e fare quel che va fatto.
Non farti però prendere dalla fretta spasmodica di rivoluzionare tutto (che fa fare errori di valutazione portando ad altri sbagli grossolani ed evitabili), ma piuttosto lasciati guidare dalle tue sensazioni, riflettendo su quello che vuoi fare, cosa vuoi ottenere, cosa puoi offrire e come lo vuoi proporre.
E poi, solo dopo l’analisi e la valutazione attenta che ti puoi permettere proprio in questo momento più quieto, puoi iniziare a tagliare i rami vecchi, cambiare quel che va cambiato, rifare quel che va rifatto, imparare quel che va imparato.

Questa analisi conviene farla di tanto in tanto anche per mantenere la rotta.

Ed io ne approfitto per dirti che anche io sto per fare alcune modifiche.
Queste variazioni riguarderanno prevalentemente il sito.
Resterà tutto funzionante ed attivo,
ma lo vedrai modificarsi un poco per volta in piccole cose.

Novità sono dietro l'angolo,
e per non perdertene nessuna,
ti invito ad iscriverti alla Newsletter!

Iscriviti subito: http://eepurl.com/dtixjD




...E se vuoi seguirmi anche su YouTube, puoi approfondire i temi di ogni articolo:

In estate si può sfruttare il tempo libero per fare tantissime cose utili, fra cui rilassarsi, guardare le nuvole, ascoltare il suono del mare (o quello del vento), visitare luoghi distanti, fare tante foto, ma anche imparare cose nuove che ci permettano di migliorarci.
Possiamo leggere, frequentare corsi, studiare e occuparci della pianificazione dei prossimi mesi. Insomma: dedicarci un po’ di più ai lavori intellettuali, approfittando del fatto che, ad esempio, dedicarsi alla modellazione e al ricamo o all’uncinetto può essere una vera tortura con il caldo!

L’importante però è non lasciare che tutto questo sapere acquisito resti solo teorico.
Più si sa, più si scopre di non sapere tutto.
Ma è altrettanto vero che si migliora facendo cose concrete,
sporcandosi le mani, lavorando in modo pratico!

L’ansia da prestazione e il perfezionismo spesso sono i motivi per cui non traduciamo in fatti ciò che abbiamo imparato nello studio teorico.
Ma… Ci sarà mai il momento perfetto per partire? Arriverà mai il momento in cui davvero ci sentiremo pronte perché avremo la certezza di fare tutto alla perfezione?
La risposta è davvero semplicissima: NO!

Perfezionismo, ansia da prestazione, paura di sbagliare, dubbi di vario genere sono freni che conviene riconoscere e arginare appena possibile.
E se ti chiedi come si può fare, te lo dico in fretta: passa all’azione! E’ davvero l’unico modo per capire se i tuoi dubbi e le tue paure sono fondati oppure no.
Sarai capace? Non lo scoprirai fino a che non provi. A quel punto i risultati possibili saranno solo due: riuscirai oppure no.
  • Se riesci, puoi davvero mettere a tacere tutte le tue paure una volta per tutte! Potrai fare un sospiro di sollievo e potrai anche darti della sciocca per tutto il tempo che hai perso dando retta all’ansia, ma soprattutto avrai guadagnato tempo rispetto al restare ancora bloccata nel frastuono dei tuoi mille pensieri limitanti.
  • E se non riesci… beh come ci insegna il Maestro Yoda “Il più grande maestro il fallimento è” e sei comunque sicura di aver fatto lo stesso un passo in avanti: avrai tolto un errore dai possibili errori in cui potrai incappare di nuovo al prossimo tentativo.
Quindi, non essendoci nulla di più vero del detto “Sbagliando si impara”, smettila di farti frenare dalle paure e inizia ad agire!
E se poi, man mano che farai cose pratiche, troverai lacune da colmare, saprai cosa fare per superare gli ostacoli, affrontandoli uno per volta se e quando si presenteranno!

Quando non lasci spazio alle preoccupazioni (che spesso sono infondate) e ti dedichi al Fare senza inchiodarti sulla linea di partenza, puoi capire anche che i traguardi che vuoi raggiungere sono di fatto più vicini di quel che immaginavi, anche perché -nel frattempo- ti sei già messa in marcia!

L’importante è farsi un minimo di programmazione, impostare una traccia da seguire per non perdere la rotta man mano che avanzi.
Questo è tanto più utile quanto più hai faticato a partire perché il più delle volte, una volta affrontati con successo i primi passi, è facile farsi prendere dall’euforia e iniziare a voler fare miliardi di cose in miliardi di direzioni diverse. Ecco: se ti lasci prendere la mano dall’entusiasmo, inizi a girare in piroette favolose che però ti portano davvero ad essere inconcludente e sempre più lontana dai tuoi veri obiettivi.
Quindi forza!
Programma quello che vuoi ottenere nei prossimi mesi, metti giù uno schema da seguire o una lista di cose da fare correlate a quell’obiettivo e inizia davvero la tua avventura!

Quello che ti serve,
o lo hai già o sai dove trovarlo!

Inoltre sai che sono qui apposta per aiutarti!
Se vuoi ad esempio migliorare la tua organizzazione o la qualità delle tue foto, possiamo lavorare insieme a questi argomenti, oppure scrivimi per un percorso personalizzato.



...E se vuoi seguirmi anche su YouTube, puoi approfondire i temi di ogni articolo:


Come ho detto QUI, l’estate è un buon momento per valutare come stanno procedendo i tuoi progetti creativi e la tua attività, e semmai, per iniziare a riflettere e lavorare ad un cambiamento.
Questa fase è davvero importante e delicata: è necessario fare le giuste considerazioni prima di passare all’azione pratica, per essere certa di andare nella giusta direzione.
Se ti stai chiedendo quale sia davvero la tua “Giusta direzione”, ecco qui la tua risposta! La tua bussola è ciò che ti può guidare verso i tuoi sogni e desideri, ma ti indica la via basandosi sui tuoi valori, sulle tue convinzioni, sulla tua etica.
Ecco a che cosa devi guardare, per fare il punto.
Ciò che hai costruito fino ad ora, rispetta in tutto e per tutto ciò in cui credi? Rispecchia ciò che davvero ami e che ritieni valido? Queste sono le uniche domande che ti devi porre, prima ancora di guardare i numeri, le statistiche e contar le banconote.
Più la tua attività rispecchia ciò in cui credi, meno sarà “lavoro” e più sarà intrisa del tuo entusiasmo e della tua convinzione. E più ci credi tu, più funziona.
I tuoi valori fondamentali sono quel che può creare quell’alchimia che trasforma il ferro in oro, che rende stabile e forte ciò che costruisci e a cui ti stai dedicando.
Fai in modo che ogni cosa della tua attività sia allineata ai tuoi principi e alle tue intenzioni: ciò che scrivi, le comunicazioni con le tue clienti, il packaging che usi, la grafica del tuo sito e, ovviamente, tutti i tuoi prodotti handmade!

Rifletti su come puoi far emergere in modo concreto i tuoi valori attraverso i tratti fondamentali della tua attività e inizia a lavorare partendo da quello.
Vuoi migliorare qualcosa che è già allineato per enfatizzarlo ulteriormente? Procedi subito in questo senso!
Vuoi cambiare certi aspetti che hai scoperto che sono distanti da te e dal tuo modo di essere? Non temere il cambiamento: i rami secchi vanno tagliati perché nuove gemme possano nascere.
Hai avuto segnali di qualcosa che poteva essere modificato e li hai trascurati? Ripara le crepe e ripristina così la tua attività con chi ti segue.


Sii coerente con te stessa e fai ciò che va fatto!


Non è sempre facile, lo so: spesso la difficoltà nasce proprio dal fatto di dover uscire dalla propria zona di comfort, dal fatto di dover fare qualcosa che potrebbe modificare le carte in tavola e creare nuove variabili e nuove situazioni da dover affrontare. Non importa che siano buone o cattive: sono nuove, e questo già basta per risultare un freno.

Ma sai che ti dico? Per andare al di là dei limiti, dei timori e delle paure, basta tornare al punto di partenza, o meglio: alla bussola dei tuoi valori.
E’ da lì che nasce la tua autenticità. Se hai guardato bene dentro di te e dentro quella bussola, sai esattamente chi sei e dove vuoi andare, e sai anche cosa fare per fare ciò che è giusto.
La tua bussola dell’autenticità è ciò che ti permette di essere sempre a tuo agio e fedele a te stessa e ai tuoi valori in ogni situazione e circostanza che la vita ti presenti!
Quindi, una volta chiariti i tuoi valori e i tuoi propositi, puoi lasciare in tutta tranquillità che il timone -questa volta- lo prenda il tuo cuore: ti farà andare nella giusta direzione; e la tua mente raziocinante e logica potrà tornare nel frattempo ad analizzare statistiche e numeri, perché tutto il viaggio sia costellato di cose positive.


Ma prima di lasciarti tuffare nel mare delle tue riflessioni,
ti saluto invitandoti, se già non l'hai fatto,
ad iscriverti alla NEWSLETTER per non perderti nessuna novità
e per poter subito avere gratuitamente la Guida "Tips & Clicks"
ricca di spunti per parlare di te e della tua creatività sui social!



...E se vuoi seguirmi anche su YouTube, puoi approfondire i temi di ogni articolo:


Il progresso ed il miglioramento non possono avvenire senza una trasformazione.
“Devi cambiare il tuo modo di fare le cose, per ottenere risultati diversi”…e non è detto che i risultati diversi siano quelli desiderati, ma di sicuro sono nuovi elementi su cui lavorare per fare nuovi tentativi.
La trasformazione è necessaria per ottenere risultati, ed è anche il primo passo per provare ad ottenerli perché bisogna essere disposti a cambiare per decidere di passare dalla stasi all’azione, dall’azione istintiva all’azione ragionata, dall’errore alla scoperta della soluzione.

Beh… tu di cambiamento e trasformazione di sicuro ne sai qualcosa! Il tuo spirito creativo crea trasformazioni ogni giorno! Fra le tue mani un foglio di cartoncino diventa una bellissima scatola, un filo di metallo si trasforma in un prezioso ciondolo, un pezzo di pasta modellabile si tramuta in una piccola statua.
…E’ una magia!

Eppure a volte anche tu hai delle difficoltà: la tua creatività e la tua fantasia non riescono da sole a far avverare i tuoi sogni di business riguardanti la tua attività creativa.
Ciò che ti manca è la capacità di attuare anche in queste cose la magia della trasformazione, quando le idee non si concretizzano tramite perline, stoffe o fogli di carta!
Capita quando la fantasia si scontra con la vita pratica, quando la magia da fare è “riuscire a vendere”, quando devi concentrarti sul modo migliore per scrivere i tuoi testi o fare le fotografie dei tuoi fantastici manufatti, quando provi a pianificare la tua agenda o il tuo calendario editoriale per il prossimo mese e ti riduci a fare tutto all’ultimo momento lavorando oggi per oggi.

Ma io son qui per aiutarti con qualche spunto per far scattare in te la scintilla giusta:

1. Cambia prospettiva
A volte basta semplicemente vedere le cose da un altro punto di vista. Osserva il tuo sito, il tuo profilo Instagram, la tua pagina Facebook, leggi i tuoi stessi testi come se tu fossi un visitatore di passaggio, mettiti nei panni dei tuoi clienti e guarda in modo critico ciò che offri e come ti proponi al tuo pubblico. Che impressione hai? Cosa cambieresti e cosa è assolutamente perfetto così? Prenditi nota di ogni cosa e inizia a creare il tuo cambiamento!

2. Cambia approccio
Siamo abituati all’idea (limitante) che il successo sia tutto centrato sull’obiettivo raggiunto. Secondo questo concetto solo chi ha raggiunto una meta è una persona di successo, e tutti gli altri sono “perdenti”… anche chi è a un passo dal traguardo! Secondo me invece il vero perdente è chi non cerca mai di imparare e migliorare, chi non si predispone mai all’ottenimento di qualcosa attraverso il cambiamento e l’azione. Essere in continua trasformazione significa essere sempre “allievi” e mai credere di “essere arrivati” e non potere andare oltre rispetto al punto in cui si è. Se sei molto ancorata all’idea convenzionale del successo, magari il tuo non riuscire dipende dal fatto di non volerti “esporre” mostrandoti bisognosa di imparare qualcosa! In questo modo però vivi con il freno a mano costantemente tirato, e questo non ti fa progredire. Sai cosa ti dico? Allenta le briglie e inizia a galoppare, e se davvero ti serve, fatti aiutare da chi è più avanti rispetto a te (se vuoi io sono qui!)

3. Cambia la direzione
Ci hanno insegnato a camminare procedendo andando in avanti. Ma questo non significa che non si possa camminare anche nel modo opposto! Il fatto è che spesso si cerca il risultato come ci hanno insegnato a scuola: in modo empirico e scientifico, partendo da quello che si ha in mano e lavorando sull’analisi sempre più approfondita. Quando però si tratta di lavorare su qualcosa di nostro e a cui teniamo particolarmente, non si riesce a creare il giusto distacco emotivo: si resta troppo coinvolti e non si riesce a riflettere in modo obiettivo. Se però devi trovare una soluzione, è necessario uscire dall’impasse. Se l’approccio scientifico non è dalla tua, puoi far leva sul tuo punto di forza mettendo in campo fantasia ed intuito! Chiudi gli occhi ed inizia a sognare. Parti dall’immaginare 100 risposte sotto al tuo post (se è quello il risultato che vuoi ottenere), e immagina cosa puoi aver scritto per suscitare un tale coinvolgimento… ed ecco che un poco per volta avrai trovato la tua risposta! Da lì puoi iniziare a lavorare per creare il tuo cambiamento.


Se pensi di avere bisogno di un aiuto per migliorare nella tua organizzazione,
nel fare le fotografie ai tuoi manufatti, o nell'allestire il tuo banco
per fiere e mercatini, ad esempio, beh.. sai che sono a tua disposizione
e che il mio scopo è farti davvero riuscire!

Ma questa volta ti saluto invitandoti, se già non l'hai fatto,
ad iscriverti alla NEWSLETTER per non perderti nessuna novità
e per essere sempre aggiornata su ogni iniziativa che propongo
(e la prossima arriverà a breve!)



...E se vuoi seguirmi anche su YouTube, puoi approfondire i temi di ogni articolo:

Post più recenti Post più vecchi Home page

Chi sono

Elisa Nava

Ciao! Sono Elisa
e sono una Coach Creativa
per tutte le donne che si vogliono esprimere attraverso la loro creatività.

Spesso mi hanno definita come
“un’inesauribile fonte di idee”
(...e forse hanno ragione!)
Per saperne di più vai alla pagina "Chi sono"!

Per il resto... ho un’innata e insaziabile curiosità,
amo la natura e le cose belle,
le tisane e le fusa dei gatti.

P.IVA: 12117960018

Video del mese

Ecco il video di presentazione del CORSO GRATUITO "EMOTIONAL PLANNING".
Iscriviti qui: http://eepurl.com/dHmlCv

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter

Scarica la Guida Tips & Clicks

Scarica la Guida Tips & Clicks
Scarica la guida gratuita per farti conoscere sui social

Seguimi su Facebook

CREAIDEE

Popular Posts

  • Realizzare oggetti in cartapesta
    Ciao a tutte! In questo articolo vi voglio parlare della cartapesta , uno dei materiali che più amo. La cartapesta è la regina della crea...
  • Piegare i tovaglioli: il fiocco
    Quando arrivano le feste, arrivano anche i pranzi di famiglia. ...E il tavolo da pranzo diventa un altro pretesto per creare addobbi nataliz...
  • La teoria dei colori: Colori analoghi e complementari
    Ciao! Eccoci arrivati a parlare di nuovo di colori! Abbiamo già parlato della differenza fra colori, toni, tinte e sfumature ( inquesto...
  • Block notes fai-da-te
    Ormai mi conoscete: sapete che io amo la natura e che cerco di fare riciclo creativo ogni volta che se ne presenta l'occasione! Vi ric...
  • ...Quando non riesci a vendere handmade online
    Sei su internet da un po' di tempo ormai a cercare di vendere gli articoli handmade che produci. Ci metti tantissimo impegno per rea...
  • Anello Boule - Tutorial testi+foto
    Ed eccoci di nuovo a parlare di bijoux handmade ! L' anello boule che vi ho proposto in questo videotutorial , torna a far parlare di ...
  • La teoria dei colori - Colori, toni, tinte e sfumature
    Oggi parliamo di colori e di teoria dei colori . Noi, gente creativa, usiamo sempre i colori. Andiamo a comperare flaconi e tubetti di ...
  • Ciondolo a croce di perle
    Ciao a tutti! Come vi avevo promesso ed annunciato, oggi vi spiego come realizzare il ciondolo a forma di croce di perle con cui ho abbell...
  • Di che cosa parlare per trovare clienti?
    Uno degli errori che mi capita più spesso di vedere fra le creative e le crafters che usano i social per pubblicizzarsi è quello di far...
  • Mimosa di perline
    Oggi vi voglio insegnare a realizzare un rametto di mimosa, creato con le perline . Non so a voi, ma a me le mimose piacciono poco. O megli...

Labels Cloud

Back To School Bijoux Carnevale Carta Crafts Eventi & Artisti Festa della Mamma Halloween Home Decor Ispirazioni Lezioni Natale Occasioni Varie Pasqua Passion & Business Riciclo Creativo S.Valentino Tutorial Vita da Crafter Wedding

Creaidee su Instagram

Archivio blog

  • ►  2019 (27)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (4)
    • ►  agosto (4)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (2)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (1)
  • ▼  2018 (49)
    • ▼  novembre (4)
      • Guadagnare con gli sconti se vendi handmade
      • Sono aperte le selezioni per il Team Creativo di C...
      • 5 C per iniziare a vendere handmade
      • Organizza il lavoro creativo
    • ►  ottobre (4)
      • I prezzi dell'handmade e i clienti
      • Il valore dell'handmade
      • Perchè ti serve pianificare... e come farlo!
      • Il successo degli altri
    • ►  settembre (2)
      • Pianifica le emozioni
      • Resta fedele alla tua creatività
    • ►  luglio (5)
      • Realizza i tuoi sogni!
      • Riorganizzati! Fallo in estate!
      • L'equilibrio fra il Fare ed il Sapere
      • Andare nella Giusta Direzione
      • Crafters e cambiamenti: la fantasia contro le diff...
    • ►  giugno (4)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2017 (85)
    • ►  dicembre (7)
    • ►  novembre (7)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (5)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (17)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2016 (103)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (11)
    • ►  giugno (11)
    • ►  maggio (11)
    • ►  aprile (11)
    • ►  marzo (15)
    • ►  febbraio (13)
Powered by Blogger.

Informazioni personali

Elisa Creaidee
Visualizza il mio profilo completo

ADs

ACCENNI DA INSTAGRAM

Gli articoli più visti

  • Bomboniera in origami (Tutorial Foto + Testi)
  • Bracciale con catene (Tutorial Foto + Testi)
  • Ciondolo a croce di perle
  • Mimosa di perline
  • Cestino Portaoggetti
  • 5 errori nella comunicazione su Facebook
  • Centrotavola fai da te a forma di fiore
  • Cenetta Romantica: 4 Tutorial per San Valentino
  • Anello Boule - Tutorial testi+foto
  • Tips&Clicks 2017 per farti conoscere sui social!

Labels

Back To School Bijoux Carnevale Carta Crafts Eventi & Artisti Festa della Mamma Halloween Home Decor Ispirazioni Lezioni Natale Occasioni Varie Pasqua Passion & Business Riciclo Creativo S.Valentino Tutorial Vita da Crafter Wedding
Copyright © 2015 Crea Idee

Created By ThemeXpose